Top 100 voices: anche i brand sono influencer

La presenza di brand e aziende  nella nostra analisi dei profili più influenti sulla popolazione italiana ci deve far pensare al loro ruolo come influenzatori.

Social influencer, content creator, celebrity, media, ma non solo.Se le Top 100 Voices sono rappresentate soprattutto da “persone fisiche” e da community o pagine editoriali, è presente un altro importante cluster: quello dei brand.

Considerati i 300 profili più seguiti sulle 3 principali piattaforme social, ben 36 sono brand. Ma dove li troviamo?

Instagram è il canale in cui si registra la maggiore presenza, con ben 24 profili. Segue Youtube con 12 presenze, mentre sono i grandi assenti su TikTok.

Se Instagram è dominato da brand provenienti dal mondo calcistico (@juventus in 19esima posizione, @inter in 49esima, @acmilan in 66esima per le squadre italiane, ma anche @realmadrid in 40esima e @fcbarcelona in 53esima), dal settore fashion (@nike in 11esima, @zara in 38esima, @sheinofficial in 71esima tra @chanel e @luisvuitton) e da progetti editoriali che sono diventati veri e propri brand (come @giallozafferano o @amiciufficiale), Youtube vede la presenza di brand del mondo dell’intrattenimento, come @rai al quinto posto, @warnermusicit all’11esimo e @netflixitalia al 90esimo, con una declinazione Kids ben presente (ad esempio con @antonianodibologna al 35esimo posto) e l’onnipresente settore del calcio, con @serieA, @asroma e @juventus.

Abbiamo estrapolato tre importanti insight utili per i marketer:

  1. Anche le pagine di brand possono avere una rilevante capacità di influenza sulla popolazione italiana e questa è riconosciuta quando viene impostata una strategia ben definita dal punto di vista dei key messages da comunicare, del tono di voce da mantenere, del piano editoriale da alimentare 
  2. Quando si sceglie di attivare la leva dell’Influence Marketing ci si deve ricordare che non si sta semplicemente “delegando” a terzi la propria comunicazione, ma è fondamentale disegnare una strategia che valorizzi l’equilibrio tra la voce del proprio brand sui social e quella degli endorser influenti con cui si collabora.
  3. Se su TikTok i brand sono i grandi assenti, perché non cogliere questo spazio e iniziare a pensare ad una strategia coraggiosa di presidio di questo canale? Ricordandosi che non possono e non si devono ignorare le sue caratteristiche peculiari e l’audience che qui si incontra.